Avvertenza
Non sono esperto in questo campo e non sono un avvocato.
Da quando ho avuto necessità di questo tipo di informazione,
quando ho cominciato a scrivere musica, ho fatto abbastanza
ricerche sull’argomento tanto da ottenere una buona
visuale.
Adesso voglio mostrarvi da quando come utente di musica
software, e voi siete direttamente interessati alle leggi sui
diritti d’autore. Le informazioni fornite qui sono prese da
molte fonti diverse.
Queste sono la base e le regole generali che ognuno impegnato in
musica, dovrebbe esserne edotto. In caso di dubbio o contestazione,
dovreste cercare consiglio da un avvocato specializzato nel campo o
sulle leggi dello spettacolo e anche a opinioni su molte leggi del
vostro paese. In questo contesto, le parole
“generalmente” oppure “usualmente” e alter
simili, sono molto usate. Esse significano che nella maggior parte
dei paesi, le cose vanno in questa direzione o quasi. Dovrebbero
esserci differenze, spesso anche meno, ma a volte sono
tante.
Cosa è il diritto d’autore?
Essenzialmente si occupa di riproduzione di un lavoro: la
pubblicazione, la riproduzione, la radiodiffusione pubblica,
traduzione, ecc. Generalmente questo diritto appartiene
all’autore del lavoro ed egli, egli solo può dare
il permesso di riprodurre il lavoro, di tradurlo, di radio
diffonderlo, fare adattamenti, ecc.
In che modo si applica questo diritto?
Ad ogni lavoro originale, sia in letteratura, teatro, musica o
arte in genere, inclusi libri, lavori musicali, sculture, dipinti,
fotografie, film, giochi, trasmissioni radio e televisive,
programma di computer, registrazioni sonore (dischi, cassette)
ecc.
Gli arrangiamenti musicali generalmente cadono sotto le leggi dei
diritti d’autore. Se il lavoro è recente, dovete prima
ottenere il permesso dall’autore per adattare il lavoro. Lo
stesso si applica se volete tradurre una canzone, dovete prima
ottenere il permesso di tradurre la canzone e la stessa traduzione
è protetta dalla legge dei diritti d’autore. La maggior
parte dei lavori classici non è protetta dalle leggi dei
diritti d’autore, ad eccezione dei recentissimi lavori (tali
come quelli di Ravel, per esempio). Così i lavori
classici possono generalmente essere riprodotti, trasmessi,
arrangiati, ecc. senza domandare il permesso e senza dover pagare
alcun diritto all’autore.
Come posso godere dei diritti d’autore per i miei
lavori?
Appena un lavoro esiste, automaticamente esiste il diritto
d’autore. Quindi non c’è qualcosa di speciale da
fare per ottenerlo. Comunque, ugualmente se non c’è
qualcosa da fare per ottenere il diritto su un lavoro da voi
creato, siete fortemente consigliato a prendere iniziative e avere
le prove che qualcosa potrebbe sorgere.
Che azione è necessario fare per stabilire la prova della
proprietà del diritto?
Dovrebbe esserci una organizzazione nel vostro paese alla quale
potete registrare il vostro lavoro. Facendo questo di solito si
paga qualcosa, non molto ma sono tasse da pagare. L’attestato
può essere usato in magistratura e avalla i vostri diritti in
caso di contestazioni. Generalmente il carico della prova è
dalla parte di chi inizia l’azione legale.
C’è una mossa sensata, e perfino una ingiunzione in
alcuni paesi, per segnalare su tutti i vostri lavori che essi sono
protetti, usando il simbolo universale “©” seguito
dal nome vostro e l’anno della prima pubblicazione.
Questo serve come indicazione a tutti che il lavoro è protetto
dal diritto di legge.
Siete anche avvertito di prendere altre iniziative allo scopo di
provare la proprietà del vostro lavoro in caso che un giorno
vi fosse la necessità di dar prova alla magistratura. In caso
di musica, stampate la partitura o incidete il vostro lavoro su CD
o cassetta, mettete in una busta che spedirete a voi stesso
per raccomandata o assicurata.
Quando ricevete la busta, fate attenzione a non aprirla.
Tenetela sigillata in un posto sicuro. Dovreste così avere la
prova che siete proprietario dei diritti, portando la busta
sigillata alla magistratura. Il giudice la aprirà e
verificherà i timbri postali. Questo proverà la data in
cui il lavoro fu creato. Questo sistema è noto come
“diritto dell’uomo povero”. Fate attenzione che
in alcuni paesi questa prova non è considerata
sufficiente.
Che durata ha il mio diritto?
Generalmente possiamo dire che un lavoro è protetto per una
media di circa 75 anni. Dopo il lavoro entra nel dominio pubblico,
a meno che non venga rinnovato in qual caso il lavoro rimane
protetto. Per esempio in Canada, eccetto casi diversi, un lavoro
è protetto per l’intera vita dell’autore e per i
successivi 50 anni dopo la sua morte.
La proprietà sul diritto, nel mio paese, è valido
anche negli altri paesi?
Generalmente si, se l’altro paese ha firmato la
Convenzione Universale sui diritti d’autore, che è il
caso di molti paesi del mondo.
Cosa costituisce una violazione dei diritti
d’autore?
E’ il non autorizzato uso in ogni caso di un lavoro
protetto. E’ importante per il proprietario di un diritto
vedere che le sue ragioni vengano rispettate. Egli può farlo
personalmente o attraverso una organizzazione che agisce in suo
favore. Il plagio è una forma di violazione del diritto
d’autore.
L’uso senza permesso di lavori protetti nella forma di
files musicali quali MIDI, MP3 o altri su internet e l’uso di
parole di canzoni protette allo stesso modo, sebbene siano libere o
tassate è una violazione del diritto. Dovrebbe essere risaputo
che gran parte dei siti che caratterizzano MIDI, MP3 o parole di
canzoni ben conosciute e lavori protetti agiscono in violazione dei
diritti legali e le loro operazioni sono contro la legge.
Per agire entro la legalità, questi siti devono prima di
tutto ottenere una licenza d’uso da ciascuno di ogni
interessato (autori, compositori, esecutori, attori, compagnie di
incisione, editori, organizzazioni di caratteristi, ecc)
Sappiamo che molti se non tutti, non si danno pena di farlo, ma
aspettano di essere citati. A compensare questa perdita, per
esempio qualche paese impone tasse addizionali sulla vendita dei CD
vergini, (da quando in genere si usa masterizzare copie illegali,
di lavori protetti per i quali il diritto d’autore non era
incassato, sia indifferentemente per uso personale o no, le opere
vengono acquisiti illegalmente da fonti illegali).
Comunque dei siti offrono files MP3, MIDI o MUS che sono legali
quando il proprietario del sito ha esposto l’opera che si
vede sul sito. Questi siti non violano il diritto d’autore
perché il padrone dell’opera può intervenire come
vuole sul suo lavoro. Possiamo dire con certezza che questi siti
sono probabilmente i soli ad agire nella legalità del loro
ambiente.
Posso usare un poco di musica protetta nell’esercitarmi a
lavorare per il mio direttore?
Posso usarla nei miei video personali?
E anche nel mio sito web?
Forse si, o forse no: Prima di tutto, deve essere inteso che le
leggi sui diritti d’autore sono deliberatamente generiche.
Solo attraverso la magistratura si può verificare e chiarire,
e i precedenti casi orientano le future controversie.
Noi ora sappiamo che l’uso “permesso” di un
lavoro protetto da un individuo è diverso da quello di
una organizzazione (società, club, ecc.) e anche allora esso
dipende dall’uso che si intende fare.
Per uso personale, se il lavoro non è proposto per
trasmissione nel termine generico della parola, c’è di
solito un livello di tolleranza, e in alcuni paesi esso è
chiaramente permesso.
Per una organizzazione è completamente un altro gioco.
Generalmente loro possono fare uso di “un estratto
insignificante” senza una licenza.
Allora, cosa significa “un estratto
insignificante”?
Questa è una questione dibattuta. In genere accettare che da 8
a 10 secondi è uno stralcio insignificante , a 15 secondi voi
incominciate a suonare con ardore e ai 30 secondi avete tutte le
ragioni di credere che state violando le leggi sui diritti
d’autore.
Come per il sito web, dovete ottenere una licenza, qualsiasi cosa o
chiunque voi siate. Ci sono molti criteri da prendere in
considerazione quando si deve decidere a quale categoria di musica
appartiene l’utente; questi criteri sono al di là dello
scopo di questo articolo. Così è meglio esaminare il caso
col vostro locale rappresentante dei diritti delle
organizzazioni.
Posso farmi una copia di partitura di piano del mio insegnante
o di una partitura che già possiedo?
Questo ha a che fare con quello che conosco come “uso
ragionevole” di un lavoro. Cosa c’è in proposito?
L’uso o la riproduzione di un lavoro per studio privato,
cultura scolastica, ricerca, ecc. Se già avete la partitura
originale, potete farvi una copia sulla quale forse desiderate
scrivere, prendere annotazioni, ecc. allo scopo di aiutarvi ad
apprendere il lavoro come ad esempio intanto che la partitura
originale non è disponibile. Se non avete l’originale e
se la ottenete in prestito da un amico per farvene una copia, in
questo caso avete violato le leggi sui diritti d’autore.
Può la scuola fare molte copie di partiture e darle in
mano ai suoi studenti?
No, ma da quando è possibile comprare una licenza che
permette di fare diverse copie di un lavoro che possa costare ad un
prezzo inferiore di quanto costerebbero tante partiture originali,
questo è il modo di come le scuole normalmente procedono.
Questo ricade anche nella categoria di “uso
ragionevole” di un lavoro. Parlando in generale, gli studenti
non si interessano di conoscere certe procedure e tendono a credere
che ogni cosa può essere liberamente copiata senza domandare
l’opportuno permesso.
Cosa sono le organizzazioni che rappresentano i diritti?
La primaria funzione di queste organizzazioni è di
incassare diritti d’autore per lavori pubblicati da ogni dove
nel mondo attraverso reciproche convenzioni. Alcune organizzazioni
non proteggono i vostri diritti e si assicurano solo che voi
percepirete una equa quota per il lavoro pubblicato a vostro nome e
si usano e si trasmettono. Se il vostro lavoro non è stato
pubblicato è in genere uno spreco occuparsi di queste
organizzazioni perché non vogliono riscuotere per voi. Se la
protezione del vostro diritto d’autore non fa parte della
loro responsabilità, dovete occuparvene voi stesso o pagare
qualche altra agenzia che agisca a vostro beneficio.
Potreste vendere un lavoro?
Potete aver scritto qualcosa che attrae l’attenzione di
produttori o altra gente coinvolta in affari pubblicitari o di
spettacolo. Potete ricevere una offerta di vendere il lavoro per un
limitato equo compenso. Potrete accettare una offerta di vendere o
solo dare una licenza d’uso?
Vendere potrebbe procurarvi un affare monetario immediato. Se il
lavoro non ha successo. Voi avrete guadagnato e il compratore
avrà perso soldi. Ma se il lavoro ha successo il compratore
farà i milioni e voi rimanete con poca moneta. Una volta
venduto il lavoro, esso non vi appartiene più e voi avrete
solo i vostri diritti su di esso. Il nuovo proprietario ora ha
tutti i diritti, perfino il vostro nome apparirà ancora come
autore dell’opera, se date una licenza, potete includere
qualsiasi vostro desiderio e da quel momento vale solo
l’accordo su certo uso e per un certo tempo durante il quale
continuate a mantenere tutti i vostri diritti sull’opera
stessa. Se il lavoro non ha successo, non farete molto denaro e se
lo avrà, sarete un uomo con successo clamoroso. Cosa possiamo
fare? Sta tutto su di voi.
Questo va bene, ma il diritto d’autore penso essere un
fastidio e mi blocca dal fare ciò che voglio.
Posso fare a meno di pensarlo e fare qualsiasi cosa mi piace senza
avere fastidi?
Abbastanza sicuramente potete. In effetti potete trasgredire
qualunque legge desiderate, non solo quella sul diritto
d’autore. Potete vivere la vita senza cogliere nulla, oppure
potreste farlo solo una volta e finire in prigione. Ma se siete un
utente di musica software, probabilmente siete voi stesso il
proprietario del diritto d’autore. Se così fosse, si
suppone avreste la pretesa che i vostri diritti venissero
rispettati? È così? Immagino potete facilmente
comprendere che altri anche credano che i loro diritti dovrebbero
essere rispettati. Dopo tutto hanno anche speso molte ore a
scrivere, arrangiare, rifinire i loro lavori, di sicuro non
capirebbero accorgendosi che i loro lavori circolano liberamente,
perfino venduti senza il loro permesso, e senza un soffio di moneta
anche per il lavoro.
Spesso, gente che crea lo fa per guadagnarsi da vivere, del tutto o
in parte, e dipendono dagli utenti del loro lavoro per il loro
rendimento. Conoscendo quanto è duro far rispettare le leggi
sul diritto d’autore, il peso della giustizia tende ad
appesantire sui diritti infranti degli artisti. Adesso che sapete,
la maniera di comportarvi ricade interamente su di voi. Può
capitare che anche con le buone intenzioni sarete considerato di
aver plagiato un lavoro senza volerlo. Almeno non avviene molto
spesso, qualche volta due lavori sembrano essere simili in modo
sospetto. Va da se che quando capita, può portare a processi
legali lunghi e litigiosi. Molti anni or sono, il prestito del
lavoro di altri, non era largamente accettato ma perfino
considerato una forma di adulazione. Oggi molti lavori di grandi
compositori sono usati da altri grandi compositori: adattati,
trascritti, usati per ispirazione, o come base per “tema e
variazioni”, ecc. Diverso tempo, diversi modi di fare
le cose!
Una breve storia
Io ho eseguito molti arrangiamenti e versioni di lavori protetti e
conosciuti senza avere domandato il permesso di farlo… per
mio piacere personale, soprattutto per studio e apprendimento, ma
anche per dimostrare alle persone cosa si può fare. Questi
lavori non sono stati in alcun modo diffusi. Essi esistono solo per
il mio proprio uso personale e di conseguenza io non ho trasgredito
alcuna legge. Potete contare sulle dita della mano il numero delle
persone che hanno visto o udito qualcuno di questi brani. Solamente
alcuni di fiducia hanno avuto questa opportunità e perfino
allora, loro non li hanno visti o uditi tutti, solo 3 o 4 la
maggior parte.
Un giorno, ricevetti una e-mail che diceva qualcosa tra le
righe: “Io ho un documento che è un arrangiamento che
voi avete fatto. Non posso fare altro da quando è stato
protetto con la password. Io sono il compositore di questa opera,
per cui datemi la password in maniera che io possa usare questo
documento”.
Non solo la richiesta della password, ma neanche detto “per
piacere”. Non sapendo cosa fare di questo messaggio, risposi
chiedendo ulteriori informazioni per non sembrare fuori dal
mondo. Ricevuta la sua risposta tutto è diventato
chiaro: questo individuo tentava di apparire come il compositore di
“Color my World” di Chicago.
Egli ha avuto il documento per caso da qualcuno al quale l’ho
mandato per avere delle critiche sull’arrangiamento che avevo
fatto. Ho potuto avere il vero nome di questo individuo e ho saputo
che era più giovane della canzone che pretendeva di aver
composto. Vi lascio immaginare la risposta che gli ho spedito
…
Un suggerimento
Nel sito Web Myriad, nella sezione motivi sotto il mio nome, o
sotto il mio personale sito (l’indirizzo è alla fine di
questo testo), vedrete alcuni lavori arrangiati da me. Da quando
sono stati estratti dal folklore e da lavori di vecchi classici di
compositori conosciuti e sconosciuti, questi lavori non sono
protetti da diritti d’autore. Gli arrangiamenti sono
protetti, ma non ho richiesto il permesso prima di farli quindi non
ho alcun diritto d’autore per pagare entrambi da quando
questi lavori sono di pubblico dominio.
Comunque, ognuno che desidera usare questi arrangiamenti deve
chiedermi il permesso per farlo. Potrei rifiutare, ma potrei
accettare a certe condizioni che sono quelle espresse nel programma
che io sono l’arrangiatore, o forse potrei chiedere una certa
percentuale su ogni biglietto venduto quando l’esecuzione
è pubblica. Se rifiuto e il lavoro viene eseguito malgrado il
mio dissenso, il comportamento viene considerato una violazione dei
diritti d’autore e l’esecuzione dovrà essere
perseguita in giudizio.
Non ditemi scorretto, si tratta del lavoro originale che è
protetto all’infuori dell’arrangiamento che è
stato fatto. Qualcuno potrebbe volere fare il suo personale
arrangiamento dello stesso lavoro originale, questo può farlo
e non ha bisogno di permesso da alcuno, ma non si può usare il
mio e dico che se lo ha fatto, come quello mio sarebbe plagio.
Infine, date un’occhiata alle notizie sul copyright
visibili alla fine di ogni pagina di musica sul sito web di Myriad.
È chiarissimo e ben posizionato. Adesso un promemoria:
“Questi files musicali sono forniti per studio privato,
educazione scolastica, o ricerca. I rispettivi compositori sono i
proprietari dei diritti, se volete usare uno di questi files per
esecuzione pubblica, in vendita, con o senza corrispettivo, dovrete
ottenere l’autorizzazione dal suo proprietario”.
Quando mandate dei files musicali a Myriad, voi date il vostro
permesso che sia pubblicato sul WWW di Myriad. Questo
“contratto” vi permette di mostrare i vostri lavori
senza costo e quasi senza rischio. Comunque, è vostra
responsabilità proteggere in modo appropriato i vostri files
se lo desiderate. Il vantaggio del formato MUS è che voi
potete proteggere i files, invece il formato MIDI oppure MP3 non
permettono la protezione.
Links
Queste concatenazioni vi daranno molte più informazioni.
Queste pagine a turno contengono molti più concatenazioni. Non
esitate a riferirvi alle leggi del vostro paese e cercate consigli
professionali in caso di dubbio.
International
http://www.wipo.int/
Italia
http://www.siae.it/
France
http://www.sesam.org/indexanim.html
http://www.sacem.fr/
USA
http://www.bmi.com/home.asp
http://www.ascap.com/
UK
http://www.prs.co.uk/
http://www.mcps.co.uk/
Canada
http://www.opic.gc.ca/
http://www.socan.ca/
Laurier Nappert
© july 2002
http://pages.infinit.net/azza/
Traduzione in italiano di Angelo Tringale, Verona
© Marzo 2003
a.tringale@infinito.it